La soluzione della questione della responsabilità degli arbitri oscilla fra le priorità tra loro in conflitto della responsabilità contrattuale e dell’immunità giudiziaria. Gli arbitri svolgono un duplice ruolo, sia come fornitori di servizi assunti e pagati dalle parti della controversia che come organo che esercita la giustizia. Alcuni sono pertanto a favore dell’immunità degli arbitri nel senso di una loro dispensazione dalla responsabilità per via del loro “status” di organo “quasi-giudiziario”; altri respingono tale immunità facendo riferimento al concetto di responsabilità contrattuale. L’articolo innanzi tutto contiene un compendio del concetto attuale di responsabilità dell’arbitro sulla base delle diverse istituzioni arbitrali e secondo gli ordinamenti giuridici di Paesi appartenenti o alla zona della common law o alla sfera del diritto continentale (civil law). Il contributo sviluppa quindi il punto di vista personale degli autori in materia di responsabilità degli arbitri, che tiene conto sia della teoria contrattualistica che della teoria che si basa sulla “funzione giudiziaria” degli arbitri. Secondo gli autori è necessario escludere la responsabilità degli arbitri in caso di comune negligenza durante il rilascio della decisione: ciò perché si ritiene necessario tutelare l’indipendenza decisionale. Tuttavia, al di là del processo decisionale in quanto tale (e nei casi di dolo), la natura del lavoro dell’arbitro, ovvero la fornitura di un servizio, richiede essenzialmente una responsabilità illimitata dell’arbitro per qualsiasi condotta colposa.