Autonomia del contratto d’arbitrato: il pericolo di un’interpretazione estensiva
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ABSTRACT:

L’autonomia del contratto d’arbitrato è riconosciuta come principio fondamentale del procedimento arbitrale internazionale in materia commerciale. Originariamente il concetto di autonomia si è sviluppato come uno strumento di rafforzamento della clausola compromissoria, correttamente stipulata tra le parti, indipendentemente dall’eventuale nullità del contratto principale. Benché considerata come una delle disposizioni contrattuali, tale clausola ha mantenuto la sua indipendenza dal contratto grazie agli obiettivi specifici che le parti volevano tramite essa conseguire. Col tempo, nella prassi questo principio popolò a tal punto il pensiero di accademici e giuristi che il collegamento tra la clausola compromissoria e il contratto principale smise di attirare la loro attenzione. Le preoccupazioni relative alle clausole compromissorie si sciolsero in una fede esagerata nella loro superiorità sulle altre disposizioni del contratto. Conseguentemente a questo sviluppo i più diversi ostacoli creati tramite gli strumenti giuridici nazionali al fine di prevenire pratiche losche nelle transazioni commerciali internazionali vennero superati inserendo una clausola compromissoria, che comporta una risoluzione delle controversie in via privata (assolutamente non pubblica). Lo scopo del seguente contributo è quello di mostrare l’applicazione irragionevolmente estensiva del principio di autonomia del contratto di arbitrato tramite l’analisi di casi rilevanti della prassi arbitrale e giudiziaria.

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about the authors

Vasily N. Anurov è dottorando in giurisprudenza, ricercatore presso la Facoltà di diritto privato internazionale dell'Accademia statale di diritto di Mosca, nonché arbitro presso la Corte d'arbitrato commerciale di Vilnius. Ha conseguito un master cum laude in politica e diritto degli idrocarburi (Mineral Law and Policy) (Dundee, Scozia).

e-mail: vasily.anurov@googlemail.com